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L'ultima sosta di Federico II Quella sera del 28 Dicembre 1250 centinaia di fiaccole illuminavano il castello e facevano luccicare le armature dei cavalieri saraceni allineati lungo il percorso che dal portale d'ingresso portava alla sala del trono. Spesso si era ripetuta questa scenografia. Federico II amava molto Il castello di Gioia ereditato dai suoi avi normanni. Era qui che si era fermato la prima volta nel Novembre del 1222 per "trattare" il suo matrimonio con Jolanda di Brienne e qui era solito sostare durante gli spostamenti tra la terra di Capitanata e la Terra d'Otranto. Gli abitanti di Gioia gli avevano sempre manifestato piena fedeltà e lui volle dimostrare loro la sua gratitudine facendo ampliare il castello per farne la sua dimora di riposo e svago. Riuscì a concretizzare questa sua idea nel 1230. Quela sera del 28 Dicembre 1250 Federico II tornava nel castello di Gioia per l'ultima sosta nel suo viaggio verso Palermo per riposare in eterno nel sarcofago già pronto nel Duomo, accento alla moglie Costanza. |
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