
Scoprire una città è sempre un'avventura affascinante, un viaggio nello spazio e nel tempo, alla ricerca
delle ricchezze che il tempo accumula nello spazio vitale divenuto città.
Per Taranto l'avventura è tanto più affascinante in quanto la storia ha stratificate memorie secolari,
che affondano le radici nella notte dei tempi. La città ellenistica, la cui fondazione può considerarsi coeva
a quella di Roma, ma la cui civiltà e potenza le furono anteriori, ha seminato vestigia e tracciato un solco sul
quale si sono innestate le civiltà successive, che iscrissero sul suo volto segni sempre evidenti.

La felice posizione geografica, che consigliò a Napoleone di rafforzare il porto militare, strategico nella
prospettiva del controllo del Mediterraneo, oggi offre alla maggiore città industriale del Mezzogiorno la
possibilità di riassumere un ruolo imponente nel bacino del Mediterraneo, grazie al decollo del nuovo porto
commerciale.
E così una storia nata dal mare, che affonda le sue origini nella leggenda, che attribuisce la fondazione della
città a Taras, figlio di Nettuno, il dio del mare, ritrova nel mare una risorsa vitale.
Ai coloni spartani, giunti 3700 anni fa, dovette sembrare una terra meravigliosa, baciata dagli dei, quella
lambita dai due mari, calmi e pescosi.