![]() ![]() |
Una indimenticabile disfatta Nel 1480 il sultano Maometto II aveva l'ambizioso disegno di arrivare al cuore dell'Europa attraverso la conquista del Principato di Taranto e il Regno di Napoli. Sottomettere Otranto, importante base marittima in posizione strategica, con una popolazione di rito ortodosso, sembrò al comandante turco Gedik Ahmed Pascià una facile impresa. L'armata turca si affacciò su Otranto il 28 Luglio e sbarcò nel tratto di costa protetta dai laghi Alimini. Inizialmente tra le due parti non vi furono che delle isolate scaramucce. Ma i Turchi crescevano di numero a vista d'occhio e gli otrantini, spaventati, si rinchiusero nel castello con le loro masserizie. I capitani organizzarono la difesa disponendo gli uomini lungo la cinta muraria, sulle torri a guardia di punti strategici. Il Pascià ormai accampato nella città col suo poderoso esercito chiese la resa che non fu accettata, anzi disdegnosamente rifitutata perchè gli otrantini "per difesa della fede e per il loro Signore, volevano mille volte morire". Il comandante turco andò su tutte le furie e "battè per tre giorni le vecchie e deboli mura". La resistenza degli otrantini fu allo stesso tempo fiera e disperata, ma nulla potè contro la ferocia e la barbarie di quella gente urlante che travolgeva tutto e tutti. Niente e nessuno fu risparmiato dal saccheggio e dalle violenze che seguirono alla conquista della cittadella. Otranto fu liberata dall'occupazione turca solo un dopo lungo assedio durato tredici mesi, quando le armate di Alfonso di Aragona, aiutate da rinforzi offertigli dal re di Spagna, riuscirono a prendere per fame gli occupanti. |
Altri castelli... | Argomenti correlati | |
---|---|---|
![]() |
![]() |
|
Tutti i castelli di Puglia Il castello di Acaya Il castello di Gallipoli |
Il castello di Otranto Arte e storia in Puglia |
@ | Consigli e osservazioni: WebMaster Richiesta informazioni: Staff |
![]() |